Alla voce adottare il vocabolario italiano scrive "accettare come figlio legittimo un figlio altrui, mediante adozione".
Accettare come figlio, un figlio altrui. C'è amore più grande di questo?
Occuparsi di un bambino che non ha avuto la fortuna di nascere in un paese come il nostro, dargli la possibilità di mangiare, vestirsi, istruirsi e curarsi, non è forse questo l'amore più grande che una persona può donare, anche se a chilometri e chilometri di distanza?
Adottare e sostenere un bambino a distanza significa salvarlo dallo sfruttamento, dal lavoro minorile, dare un supporto e un solido sostegno alla sua crescita.
Le storie di bambini in difficoltà sono tantissime e tutte diverse, l'unica cosa che hanno in comune è la mancanza di speranza in un futuro migliore.
E questa possibilità di dare speranza ad un bambino Claudio la percepì subito...adottò a distanza Eliya Gezani, un bambino del Malawi (Africa). E' bastato uno spot passato alla tele per fargli accendere il pc, collegarsi al sito di una associazione che adotta bambini a distanza e compilare il modulo d'adozione. Basta poco per cambiare le prospettive di vita di un bambino, basta poco per assicurargli un tetto felice, basta poco per donare un sorriso.
Anche il Sorriso di Claudio ha preso per mano il gesto fatto da Claudio e ha deciso di sostenere il progetto "il Grande sogno ugandese" nella poverissima terra di Hoima, un progetto iniziato 20 anni fa dal gruppo missionario di Monte Sant’Angelo (Fg).
Da Gennaio 2010 ad oggi sono state 16 le adozioni intraprese attraverso l'Associazione e 250 le adozioni totali del gruppo missionario. Ed è curioso notare come la maggior parte dei "nuovi genitori" sia giovanissima (media di 34,5 anni, intervallo 24-60 anni).
Ma come si svolge la giornata di questi bambini?
La mattina vanno a scuola di buonora e prima di iniziare le attività fanno un pò di ginnastica.
Dopo le lezioni del mattino c'è la pausa mensa (per alcuni quella pausa rappresenta pranzo e cena quindi fanno molto spesso il bis e oltre).
Dopo la pausa pranzo i bambini cantano e ballano sotto gli alberi per poi ritornare in classe e riprendere le lezioni. Dopo la scuola i bambini fanno ritorno al loro villaggio.
Nel villaggio i bambini aiutano nelle varie faccende domestiche e ogni giorno tutti vanno a prendere l'acqua al pozzo. Spesso i pozzi si trovano a chilometri e chilometri di distanza ma per fortuna gli abitanti del villaggio non sono costretti a fare tutto quel tragitto perchè è stato costruito un pozzo vicino alla missione.
Ogni giorno a centinaia di bambini viene dato cibo, vestiario ed assistenza igienico-sanitaria.
Ma non è ancora abbastanza.
Il prossimo obiettivo del gruppo missionario è quello di costruire insieme alle Suore Cistercensi un Noviziato a Kampala, per le ragazze che vogliono farsi suore e altro obiettivo importante è finire le altre quattro aule della scuola elementare poichè ad oggi si è riusciti a costruirne solo tre.
Il lavoro in sostegno di questi bambini e delle loro famiglie è continuo e servono sempre più risorse economiche per la realizzazione degli obiettivi.
Ecco perché è importantissima l’adozione a distanza.
La scelta di adottare un bambino è la scelta di donare sorrisi e donar loro la speranza, la speranza di entrare nella missione e poter dormire sotto un tetto felice.
E questo dipende da noi…
Il prossimo viaggio nella terra ugandese organizzato dal gruppo missionario è previsto per la fine di Marzo, dopo allora avremo ancora più notizie, foto e altro sui “nostri” piccoli bambini africani.
Con l'adozione a distanza due vite cambiano per sempre, ed una è la tua!