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Home Lettere Lettere I giorni prima di quel 24 Settembre passavano in fretta

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I giorni prima di quel 24 Settembre passavano in fretta PDF Stampa E-mail
Scritto da Loredana   
Domenica 15 Novembre 2009 22:20

Al mattino la sveglia suonava e non avevi neanche il tempo di pensare ai sogni fatti durante la nottata trascorsa, stavi già pensando al programma della giornata… alle mille cose da fare. Ti preparavi in fretta per uscire e chissà perché eri già in ritardo.
La mattinata passava in fretta e arrivava già l’ora di pranzo…ma come è possibile…ho fatto da poco colazione!
Pranzo veloce…non si può perdere del tempo davanti ad un piatto di pasta…ho mille cose da fare… devo fare in fretta. Mah si…bevo il caffè, ma al volo…devo proprio andare.
Il pomeriggio era ancora più veloce del mattino. Ti sedevi alla scrivania che c’era ancora il sole e alzavi la testa che era già sera. Ma come è possibile? Hanno accorciato le giornate?
Servirebbe la giornata fatta da 32 ore.
Finalmente ora a casa a rilassarmi.
No cavolo, dovevo fare quel servizio e poi devo andare a fare la spesa… non ho nulla da mangiare.
Finalmente a casa… ma è proprio tardi. Beh mangio qualcosa di veloce… non ho voglia di cucinare. Devo anche chiamare mia mamma e mia sorella… va beh dai… lo faccio domani, ora sono troppo stanca… meglio andare a letto.

Non si faceva neanche in tempo a programmare un weekend da trascorrere insieme da qualche parte, che questo arrivava… e ci ritrovavamo a riguardare le foto e dirci che erano stati proprio dei bei giorni… e come al solito erano finiti troppo in fretta.

La settimana era scandita di minuto in minuto…e quando volevi organizzare qualcosa di nuovo da incastrare tra i mille impegni  non si riusciva a trovare un varco.

La vita è così…ci sfugge di mano senza rendercene conto.
Poi… quando con ferocia ti prendono e ti dicono che la persona con cui hai condiviso tutti gli attimi di quella vita così scandita dal tempo… non c’è più… la tua vita si ferma.
Non senti più il ticchettio delle lancette, tutto sembra vuoto, non senti più nulla… tutto si arresta… tutto sembra finire.

Quando la sveglia suona… ti fermi a ripensare ai sogni fatti… magari c’era lui in quel sogno.
Quando ti prepari per uscire guardi fuori la finestra… magari c’è un bel sole che ti sorride lì fuori.
Quando, durante la mattinata che trascorre, c’è un collega che ti chiede di fare una pausa caffè gli dici che va bene… magari in quell’invito c’è una richiesta di aiuto.
Quando arriva il pranzo…lo si gusta senza fretta… sono i pochi piaceri della vita.
Quando avanza il pomeriggio… posa ogni tanto lo sguardo su qualcosa che non sia un monitor o cartacce…magari scopri qualcosa di piacevole.
Quando arrivi a casa, dopo una dura giornata, trova il tempo di chiamare le persone a te care… magari dandovi un appuntamento per ricontrarvi e non perdervi di vista.

Non aspettate che le persone a voi care vadano via dalla vostra vita per comprendere quanto questa sia speciale e vada vissuta attimo dopo attimo.

Non lasciate che la fretta rubi le vostre giornate, non lasciate che i rimpianti vi avvolgano,  non lasciate che la vostra vita si fermi.

Loredana

Commenti (1)
1 Lunedì 16 Novembre 2009 14:38
Oggi il mio squardo si era posato lì sulla scrivania senza uno spazio, senza un tempo.
Ora il mio squardo è alto.

Semplicemente Grazie, Lory.